Al tempo in cui iniziai ad occuparmi di patologia psichica, per me la psicoterapia era la psicoanalisi. Questa, nella nostra Italia degli anni
'80, andava ben oltre l'angusto spazio dell'ambulatorio, stanzetta, lettino dello psicologo o del medico analista e si costituiva come "progetto" socioculturale. D'altra parte lo stesso Freud non aveva visto nella sua teoria solamente
un metodo di cura delle nevrosi, ma aveva auspicato che diventasse uno strumento di lettura del mondo, della società, dei rapporti, persino dell'arte.
Mi resi
conto molto presto che, come "attrezzo" per la gestione del disagio psichico, della cura delle nevrosi e del sintomo psichiatrico, la psicoanalisi presentava diversi limiti: innanzitutto il costo delle sedute che si protraevano per un tempo imprevedibile, anche per
anni, poi i problemi di un setting rigido, asettico, spesso privo di empatia, di compartecipazione emotiva ed - elemento non da trascurare - la mancanza di attitudine all'introspezione, caratteristica frequente nella personalità
di molti potenziali pazienti. Ciò nonostante la psicoanalisi esercitò sempre su di me un grande fascino ed ancor oggi la colloco fra i prodotti più preziosi della cultura del '900. Perchè? Forse il metodo psicoanalitico
- in tutte le sue diversificate accezioni - è stato l'unico tentativo della cultura occidentale di ridare all'uomo, in senso laico, la sua "anima", tentativo messo in atto, fino a Sigmund Freud, solo dalle religioni.
Anche se nel concreto rapporto col paziente mi sono trovato di frequente ad utilizzare le cosiddette terapie brevi, o meglio terapie focali, cioè
quelle centrate sulla remmissione di un sintomo (ansia, depressione, fobie), più che su una riflessione ad ampio raggio sul senso della propria esistenza, non ho mai avuto per esse particolare simpatia, ritenendo che ciò di cui ha effettivamente
bisogno l'essere umano è il contatto col proprio significato esistenziale profondo ed ancestrale. La psicoanalisi - che concepivo come rilettura minuziosa ed appassionata del proprio esistere - mi sembrava più adatta, più bella,
più romantica, più poetica, più estetica, più efficace, relativamente ai veri bisogni dell'uomo. Personalmente mi sottoposi ad un'analisi freudiana, con un medico riminese e rimasi con lui per 270 sedute. Oggi, a distanza di alcuni
decenni, non ho cambiato idea sul significato della psicoanalisi, ma l'ho inquadrata realisticamente come "strumento" conoscitivo destinato non a tutti.
Al Poliambulatorio
Kripton offriamo quattro tipologie di trattamento del disagio psichico:
- Psicoterapie ad orientamento psicanalitico
- Psicoterapie brevi focali
- Psicoterapie di sostegno
- S.S.T. (Single Section Therapy) - Interventi terapeutici a seduta singola.
Le sedute durano circa 60
minuti (con frequenza settimanale o quindicinale), tranne quelle del metodo S.S.T che durano mediamente 120 minuti e vengono effettuate con una frequenza approssimativamente trimestrale.
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Per appuntamenti al Poliambulatorio: Tel. 0543.32044
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→ ULTERIORI INFORMAZIONI:
Voce "Psicoterapia" - Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Psicoterapia
Voce "Psicanalisi" - Wikipedia - https://it.wikipedia.org/wiki/Psicoanalisi
Voce "Ipnosi" - Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Ipnosi
Voce "Neuropsicologia" - Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Neuropsicologia
Voce "Analisi esistenziale" - Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Analisi_esistenziale
Voce "Transfert" - Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Transfert
Puoi vedere anche:
http://www.opsonline.it - Network di "Obiettivo Psicologia"
http://www.fondazionelugli.it - Network della Fondazione Mario Lugli
http://www.spiweb.it - Network
della Società Italiana di Psicoanalisi
http://www.psy.it - Network dell'Ordine Nazionale degli Psicologi